Oggi nella storia: 14 marzo 1964. Primo processo in tv

Per la prima volta nella storia, il 14 marzo 1964, venne trasmesso un processo in televisione. L’accusato era Jack Ruby, colui che sparò e uccise l‘assassino del presidente americano John Fitzgerald Kennedy.

Jack Ruby

Jack Ruby sparò e uccise Lee Harvey Osweld, l’assassino che aveva sparato contro il corteo presidenziale dal sesto piano della biblioteca nella quale lavorava, uccidendo il presidente Kennedy. I dati sono stati resi pubblici nel 1964 dalla Commissione Warren. Stando al rapporto, Oswald aveva ucciso anche l’agente di polizia J.D. Tippit, dopodichè era stato arrestato da agenti dell’FBI vicino al luogo dell’attentato.

Due giorni dopo, Oswald fu colpito da distanza ravvicinata da Jack Ruby, proprietario di un nightclub di Dallas. Ruby fu subito arrestato dalla polizia mentre Oswald morì poco dopo in ospedale. Con la sua morte si perdeva un testimone fondamentale per capire la verità dietro all’assassinio di Kennedy.

L’avvocato di Ruby, Melvin Belli, tentò di provare che l’accusato soffriva di un disturbo mentale ereditario ma durante il processo del 14 marzo 1964, Ruby fu dichiarato colpevole di omicidio e condannato alla pena di morte.

Ruby dichiarò di non far parte di nessun complotto per uccidere JFK ma il rapporto della Commissione Warren venne ritenuto controverso e qualche anno più tardi, nel 1979, venne riconosciuta la possibilità della presenza di un secondo cecchino. La questione è aperta ancora oggi: Oswald ha agito da solo o c’era un complotto per uccidere il Presidente?

Il Presidente John Fitzgerald Kennedy e la moglie
Jacqueline Kennedy Onassis