- Quando: a partire dal II millennio a.C.
- Dove: America centrale e meridionale
- Chi: Maya, Impero degli Aztechi e Impero degli Incas
- Eventi chiave: le civiltà antiche dei Maya, degli Aztechi degli Incas non conoscevano l’uso della ruota o del ferro; avevano una società organizzata in modo gerarchico; religioni politeiste; visioni del mondo particolari e un’economia basata soprattutto sull’agricoltura. Nonostante questo, hanno prosperato e costruito reti stradali avanzate, maestosi templi e grandi città.
Quando gli Europei arrivarono nel Nuovo Mondo, l’America centrale e meridionale era abitata da circa 80 milioni di persone. Alcune civiltà erano politicamente ed economicamente abbastanza evolute ma nessuna di queste conosceva l’uso del ferro o della ruota.
La civiltà dei Maya
La grande e antica civiltà dei Maya si sviluppò nell’odierno Messico meridionale, Guatemala e Honduras, sin dal II millennio a.C. Le città erano formate da edifici di culto: la popolazione viveva nelle campagne vicine e si recava in città per le cerimonie e per il commercio.
SOCIETA’: la classe dominante era quella dei nobili, che possedevano la terra, ma grande importanza aveva anche il sommo sacerdote, che era il capo della città e trasmetteva il suo potere al primo figlio. Poi c’era la classe dei mercanti che commerciavano gioielli e abiti raffinati; i lavoratori, addetti ai campi e infine gli schiavi.
ECONOMIA: l’attività principale dei Maya era un’agricoltura assai primitiva: non conoscevano l’aratro, la rotazione delle colture e l’impiego di animali da soma o da tiro.
VISIONE DEL MONDO: i Maya (e lo sappiamo bene!) erano assai pessimisti: secondo loro gli uomini sarebbero stati presto travolti da un tremendo diluvio. La Terra stava su un enorme rettile che nuotava nell’oceano: sopra la Terra c’erano 13 sfere celesti, sotto di essa 9 sfere infernali.
RELIGIONE: i Maya erano politeisti e credevano in un dio supremo, Itzam Na = Signore del cielo, delle acque e dei fulmini. Durante le cerimonie religiose venivano offerti degli oggetti di valore agli dei, come anche cibo o il proprio sangue.
L’impero degli Aztechi
Gli Aztechi erano in origine una popolazione nomade che poi si stabilì in Messico intorno al XIII secolo. Sottomisero le popolazioni locali anche se ne subirono l’influenza culturale. Intorno al 1300 fondarono la loro capitale Tenochtitlàn, che contava 300 000 abitanti.
SOCIETA’: era organizzata in modo piramidale: sotto al re c’erano i sacerdoti, la nobiltà, i liberi e infine i servi e gli schiavi.
ECONOMIA: basata sull‘agricoltura e soprattutto sulla coltivazione di mais. Nella capitale vi era anche un fiorente commercio. Svilupparono un’architettura molto evoluta, come dimostrano i grandi palazzi della capitale, le strade perfettamente lastricate e i monumenti. Non conoscevano però la ruota, nè gli utensili di metallo.
VISIONE DEL MONDO: secondo la loro visione, la storia del mondo era passata attraverso quattro ere nel corso delle quali l’umanità aveva subito diverse catastrofi: 1. divorata dai giaguari; 2. trasformata per magia in scimmie; 3. sommersa da una pioggia di fuoco e 4. cancellata da un diluvio. Per evitare la quinta catastrofe bisognava nutrire il Sole di sangue umano. La guerra era per loro un dovere religioso: un modo per catturare prigionieri e sacrificarli agli dei.
RELIGIONE: gli Aztechi erano politeisti; il dio Sole, signore della terra, veniva celebrato anche con sacrifici umani.
L’Impero degli Incas
Gli Incas fondarono il loro impero nella regione delle Ande ed era uno dei più vasti della loro epoca: oltre 4000 km, dall’Ecuador settentrionale al Perù, alla Bolivia occidentale e al Cile settentrionale. La capitale era Cuzco, in Perù.
SOCIETA’: vi era una rigida gerarchia. Al vertice c’era l‘inca, l’imperatore, ritenuto immortale perché figlio del Sole. Egli aveva tutto il potere nelle sue mani anche se aiutato da un gruppo di ispettori ed era anche il capo dell’esercito. L’impero era diviso in circoscrizioni affidate a governatori. Al di sotto dell’imperatore c’era la nobiltà maggiore (che aveva poteri di comando) e la nobiltà minore (con poteri amministrativi). I sacerdoti avevano grande prestigio.
ECONOMIA: non esisteva la proprietà privata della terra che era divisa tra la terra del sovrano, la terra dei sacerdoti e la terra della comunità. I contadini dovevano anche costruire le strade e i sistemi di irragazione. Coltivavano mais, patate e un cereale simile al riso.
RELIGIONE: la divinità più importante era il dio Sole, detto Inti, ma grande importanza aveva anche Viracocha, il creatore. Venivano sacrificati animali ed esseri umani, soprattutto bambini.
Gli Incas infine non conoscevano la scrittura ma realizzarono una rete stradale molto estesa e avanzata con ponti sospesi, gallerie e galleggianti. Oggi ci sono ancora le rovine di grandi città come Cuzco, Machu Picchu e Pisac.
Quindi…
- le civiltà che abitavano l’America centrale e meridionale non conoscevano l’uso del ferro o della ruota, avevano religioni politeiste e si svilupparono sin dal II millennio a.C.
- i Maya abitavano la zona del moderno Guatemala: non costituirono un impero ma formarono un insieme di città-stato, la società era divisa in classi e governata da un sommo sacerdote. La loro religione era politeista, l’agricoltura primitiva. Costruirono grandi templi piramidali
- gli Atzechi si stanziarono in Messico e formarono un impero con forte potere centralizzato e società piramidale. Religione politeista e con molti sacrifici umani per ritardare la fine del mondo. Economia agricola ma fiorente commercio
- gli Incas fondarono il loro vastissimo impero nella regione delle Ande. Al vertice della società c’era l’inca, l’imperatore. Il popolo doveva lavorare per sostenere tutta la società. Non conoscevano la scrittura ma realizzarono grandi opere architettoniche. Religione politeista che richiedeva sacrifici umani. Costruirono una rete stradale estesa e avanzata