Figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, Elisabetta I salì al trono a venticinque anni, alla morte della sorellastra Maria Tudor, nel 1558. Durante il suo regno saranno poste le basi per l’egemonia dell’Inghilterra in Europa.
Elisabetta I si oppose ai cattolici e ristabilì nel suo regno l‘anglicanesimo, permettendo a numerosi rifugiati, vittime della repressione religiosa, di fare ritorno in patria.
Diede un forte impulso all’economia, che durante il suo regno decollò. Con la crescita dell’attività commerciale e la crescente rivalità con la Spagna, si sviluppò l’industria navale.
In campo politico dovette fare i conti con Maria I Stuarda di Scozia, cattolica e francofila, che reclamava il trono di Elisabetta. Alla fine, nel 1568, Maria Stuarda fu costretta a rifuguarsi in Inghilterra ed Elisabetta la fece imprigionare. Maria I non si arrese e provò più volte a mettere su delle cospirazioni contro la regina, che fallirono tutte. Elisabetta decise così di condannarla a morte.
In politica estera appoggiò i protestanti in Francia e Paesi Bassi; incoraggiò anche i navigatori inglesi a compiere atti di pirateria contro le navi spagnole in America. Ciò condusse ad uno scontro diretto con l’impero spagnolo. Ma nonostante l’Invincibile Armata degli spagnoli, la regina d’Inghilterra ebbe la meglio.
Elisabetta divenne il simbolo del trionfo inglese: divenne molto popolare tra i suoi sudditi, alcuni dei quali iniziarono a chiamarla la “Regina Vergine“, poichè nonostante diverse trattative di matrimonio, non trovò mai un marito (pur avendo numerosi amanti! )
Nel campo dell’arte, durante il suo regno si diffuse il “Rinascimento elisabettiano“, che si espresse nell’arte, nella letteratura e nella musica attraverso artisti come William Shakespeare.
Elisabetta I muore il 24 marzo 1603: il suo successore sarà il figlio di Maria Stuarda, Giacomo VI di Scozia e I d’Inghilterra. Sarà lui ad iniziare il processo di unificazione dei due regni.
