Oggi nella storia: 26 maggio 1964. Creazione dell’OLP

L’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) è un organismo politico che rappresenta gli oltre otto milioni di palestinesi arabi che vivevano sotto il mandato britannico della Palestina prima della proclamazione dello Stato di Israele nel 1948, e i loro discendenti.

L’OLP fu costituita il 26 maggio 1964 per concentrare diversi gruppi di resistenza palestinesi. Questi fino ad allora avevano operato come movimenti clandestini contro Israele.

Diverse furono le lotte armate e gli atti terroristici praticati dall’OLP negli anni Sessanta fino agli anni Ottanta. Poi si aprì una fase di negoziazione che culminò con gli Accordi di Oslo del 1993. La pace però non durò per molto.

All’inizio l’OLP voleva distruggere lo Stato di Israele sostenendo il diritto di autodeterminazione del popolo palestinese. Durante il “Settembre nero” del 1971, l’esercito della Giordania espulse i guerrieri dell’OLP, che furono costretti a rifugiarsi in Libano. Da qui continuarono gli attacchi contro Israele.

Fu riconosciuta dagli Stati Arabi come l’unica rappresentazione del popolo palestinese e nel 1976 entrò nella Lega Araba. Negli anni Ottanta non aveva più un appoggio vicino dal quale attaccare Israele e nel 1987 scatenò l’Intifada, vera e propria rivolta popolare contro l’occupazione israeliana. Poi però riconobbe le risoluzioni dell’ONU riconoscendo il diritto dell’esistenza dello Stato di Israele.

Dal quel momento l’obiettivo è stato quello di creare due Stati separati nell’antica Palestina: lo Stato di Israele e il nuovo Stato palestinese nei territori occupati di Gaza e Cisgiordania. Dopo gli accordi del 1993 si è creato un organo di governo palestinese autonomo, l’Autorità nazionale palestinese.