La penisola arabica: Maometto e la nascita dell’Islam

  • Quando: 570 – 632
  • Dove: penisola arabica
  • Chi: Maometto
  • Eventi chiave: nascita della religione islamica e dello Stato islamico; le conquiste dell’Islam

Prima dell’Islam la penisola arabica era abitata dai beduini. Erano divisi in tribù spesso in lotta tra loro. Nel territorio desertico, c’era solo qualche oasi. Le prime civiltà erano molto arretrate.

L’Arabia prima dell’Islam: i beduini

La penisola arabica si estende tra il Mar Rosso e il Golfo Persico: la parte centro-settentrionale è desertica mentre il sud è invece una zona fertile.

Le prime civiltà ad abitare questa zona risalgono ai tempi dei Romani, che la chiamavano Arabia felix. La parte desertica era abitata dai beduini (“uomini del deserto”) che erano organizzati in tribù guidate da sceicchi.

Nella loro civiltà una figura importante era quella del dromedario che forniva latte e carne, pelle e lana per gli indumenti ed era un comodo mezzo di trasporto perché mangia pochissimo e resiste senza bere per otto giorni.

I beduini erano una civiltà nomade che si spostava in cerca di beni primari, procurandoseli molto spesso con le razzie. I beduini erano politeisti: le divinità principali venivano adorate in santuari tra cui quello più importante si trovava alla Mecca. Qui sorgeva la Kaaba, il tempio dove era conservata la pietra nera, considerata dagli arabi un dono divino. Secondo loro, all’inizio era bianca ma poi si macchiò per i peccati degli uomini.

In generale l’Arabia presislamica era abitata da una civiltà molto arretrata sotto vari punti di vista. Politicamente le tante tribù erano spesso in guerra fra loro.

Maometto

Maometto (in arabo Mohammed) nacque alla Mecca verso il 570. Rimase presto orfano dei genitori e sin da giovane iniziò ad occuparsi di traporto carovaniero. Grazie a questa professione venne in contatto con l’ebraismo e il cristianesimo.

Verso i 25 anni andò a lavorare per una bella e ricca vedova che presto divenne la sua prima moglie e da cui ebbe molti figli. Ormai ricco sentì una forte inquietudine religiosa e iniziò a ritirarsi molto spesso in preghiera presso la Mecca.

La nascita dell’Islam

Nel 610, mentre stava pregando, gli apparve l’arcangelo Gabriele che gli rivelò i principi fondamentali di una nuova fede.

Gli parlò in nome di Allah (in arabo, Dio), indicandolo come l’unico vero Dio e lo invitò a diffondere tra gli uomini la fede e a farli sottomettere alla volontà divina. Questa sottomissione a Dio è detta in arabo Islam, da cui deriva il nome di islamismo.

Maometto stesso definì il vero credente muslim, cioè il sottomesso alla volontà divina, e per questo i suoi seguaci vennero detti musulmani.

L’ègira

La predicazione di Maometto iniziò da subito ma non ebbe gli effetti sperati. Almeno all’inizio. Nel 622 decise di trasferirsi a Yatrib che divenne ben presto la sua residenza. La città fu presto chiamata Medina, ovvero città del profeta.

Il trasferimento a Medina di Maometto prende il nome di ègira (in arabo, migrazione), l’avvenimento da cui gli Arabi fanno iniziare il loro calendario.

Le conversioni all’islam iniziarono a farsi numerose mentre Maometto guidava razzie contro i mercanti della Mecca. Poi nel 630 tentò l’attacco decisivo e si presentò con un esercito di 10 000 uomini. Gli abitanti della città gli aprirono le porte e Maometto si insidiò pacificamente alla guida della città. Due anni dopo, nel 632, Maometto morì.

Ma già allora quasi tutta la penisola arabica riconosceva l’autorità politica e religiosa del Profeta. Insieme ad una nuova religione era nato anche un nuovo Stato.

Le leggi islamiche: il Corano

La dottrina e la legge della fede musulmana discendono dagli insegnamenti di Maometto, che però non le fissò su scrittura. Dopo la sua morte venne tutto trascritto in un testo sacro: il Corano.

Il Corano è diviso in 114 capitoli, le sure, di diversa ampiezza e importanza. Il contenuto è molto vario e non c’è nessun ordine. Il testo risulta in generale poco chiaro. I dotti musulmani presero allora i fatti e detti di attribuiti a Maometto, li ordinarono e le selezionarono: la loro raccolta costituisce la Sunna, un modello che deve ispirare le scelte dei credenti.

I cinque pilastri della fede

La religione musulmana si basa su cinque pilastri:

  • professione di fede: rigido monoteismo, in contrasto con il politeismo degli Arabi;
  • preghiera: il credente deve pregare cinque volte al giorno, orientadosi verso la Mecca. Il venerdì è giorno festivo e la preghiera deve essere fatta insieme nella moschea;
  • elemosina: il musulmano paga una tassa allo Stato destinata all’assistenza dei poveri;
  • digiuno: divieto di mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali dall’alba al tramonto del nono mese dell’anno, chiamato mese del Ramadan;
  • pellegrinaggio alla Mecca: ogni musulmano è obbligato a visitare la Città Santa, almeno una volta nella vita.

L’universalismo dell’islam: la jihad

Il Corano non impone solo obblighi religiosi ma anche norme che regolano la convivenza civile. La società deve infatti ispirarsi alle leggi religiose: deve essere la “migliore comunità” del mondo, dove è vietato ciò che male.

Lo Stato è una teocrazia poiché il potere è detenuto dall’autorità religiosa. La missione dei musulmani è diffondere l’islam in tutto in mondo e combattere gli infedeli: questa è la jihad, un dovere fondamentale del musulmano.

Jihad significa sforzo, impegno ma viene spesso definito anche guerra santa. Ma la lotta è anche quella che deve fare ogni musulmano contro se stesso per combattere le proprie inclinazioni negative.

Le conquiste dell’islam

Gli Arabi cominciarono una rapida espansione. Nel primo periodo vennero conquistati l’Egitto, la Mesopotamia, la Siria e la Palestina. In seguito si impadronirono dell’Africa settentrionale. Colpirono più volte l‘Impero bizantino, assediando più volte Costantinopoli. A ovest invasero la penisola iberica e ne assunsero il controllo mentre ad est l‘India e l’Asia centrale.

Molte di queste popolazioni erano precedentemente dominate dai Bizantini o dai Persiani. All’arrivo degli arabi si arresero facilemente alla conquista islamica poiché preferivano di gran lunga loro rispetto alle dominazioni più opprimenti degli imperi precedenti.

Gli arabi vennero infine fermati verso la metà dell’VIII secolo dalla reazione contemporanea di Bizantini, Franchi e Cinesi.


Quindi…

  • Arabia preislamica: beduini organizzati in tribù, spesso in lotta tra loro
  • Maometto fu colpito da una forte inquietudine religiosa: gli apparve l’arcangelo Gabriele che gli rivelò i principi fondamentali di una nuova fede, l’Islam
  • l’Islam è una religione monosteistica: tutti devono sottomettersi ad Allah. Muslim significa sottomesso alla volontà divina
  • L’égira è il trasferimento del profeta Maometto a Medina
  • La conversione di molti credenti fu molto rapida e la popolarità di Maometto crebbe velocemente
  • Maometto non rilasciò niente per iscritto ma dopo la sua morte le leggi e la dottrina della fede islamica furono trascritte in un testo sacro: il Corano
  • Il Corano è diviso in 114 capitoli ma è poco chiaro, i suoi contenuti sono messi in disordine
  • La fede islamica ha cinque pilastri: professione di fede, preghiera, elemosina, digiuno, pellegrinaggio alla Mecca
  • La jihad è la missione di ogni musulmano: difendere la fede, combattere le proprie inclinazioni negative e tutti gli infedeli
  • Gli arabi iniziarono una rapida espansione in Egitto, Mesopotamia, la Siria, Palestina, penisola iberica, Asia
  • Vennero fermati verso la metà dell’VIII secolo da Bizantini, Franchi e Cinesi