Oggi nella storia: 6 marzo 1836. La battaglia di Alamo

189 soldati erano barricati da giorni all’interno del forte di Alamo per una causa comune: l’indipendenza del Texas dal Messico. Il 6 marzo 1836 nessuno di loro sopravvisse.

La rivoluzione texana iniziò nell’ottobre del 1835 quando il presidente del Messico, il generale Antonio López de Santa Anna, emanò una nuova costituzione che aboliva la schiavitú, pratica molto diffusa tra i coloni americani del Texas. Questi decisero così di ribellarsi.

La battaglia di Alamo fu un evento chiave della rivoluzione texana.

Per 13 giorni il presidente del Messico con le sue feroci truppe assediò il forte di Alamo e issò la bandiera rossa = si combatte fino allo sterminio del nemico. Per tutta risposta William Barret Travis, uno dei difensori del forte, scrisse in un dispaccio: “Il nemico mi ha chiesto di arrendermi, ho risposto loro con un colpo di cannone, non mi arrenderò mai“.

Nonostante la determinazione di Travis, il 6 marzo il generale attaccò il forte alle 5 di mattina e alle 6:30 lo conquistò: i 189 soldati che difendevano il forte di Alamo caddero tutti.

Ma i texani si vendicarono e il 21 aprile 1836 il generale Santa Anna venne sconfitto dopo solo 18 minuti di battaglia. Nacque così la Repubblica del Texas: il motto nazionale era “ricordate Alamo!” Qualche anno più tardi, il Texas venne annesso agli Stati Uniti d’America.

Bandiera della Repubblica del Texas