Rivoluzione francese: il governo del Direttorio (1795-1799)

  • Quando: 1795-1799
  • Dove: Francia, Italia, Egitto
  • Chi: Direttorio, Napoleone Bonaparte
  • Eventi chiave: nuova fase della rivoluzione, diffusione della gioventù bruciata, Terrore bianco, Costituzione dell’anno III, la campagna d’Italia, il colpo di Stato di fruttidoro, la spedizione in Egitto, il colpo di Stato di brumaio

Dopo il colpo di stato del 9 termidoro, che ha portato all’uscita di scena di Robespierre, si apre una nuova fase della rivoluzione francese: la fase termidoriana. In questa fase vi fu la liberalizzazione dei commerci e la rimozione dei giacobini da ogni incarico politico o amministrativo.

La fase termidoriana della rivoluzione

Durante questo periodo non solo si sciolsero i club giacobini ma si diffuse anche il fenomeno della gioventù dorata. Questa era un’associazione di giovani benestanti che dettavano legge in fatto di moda ma che si riunivano anche in bande armate per dare la caccia ai giacobini. In alcune zone della Francia si scatenò il Terrore bianco a causa di veri e propri massacri contro i giacobini.

Nel frattempo l’esercito francese nel 1794 liberò il territorio nazionale e occupò di nuovo il Belgio, la Renania e in più l’Olanda.

La Costituzione dell’anno III

Nell’agosto 1795 la Convenzione appravò una nuova Costituzione. Questa, detta dell’anno III, si apriva con una Dichiarazione dei diritti in cui comparve per la prima volta la formula “la legge è uguale per tutti.” Secondo questa nuova Costituzione lo Stato doveva garantire a tutti la massima libertà mentre il suffraggio universale venne eliminato per tornare di nuovo ad un sistema censitario.

La Costituzione affidava il potere legislativo a un sistema bicamerale rinnovabile ogni anno e il potere esecutivo ad un Direttorio di 5 membri.

La campagna d’Italia (1796)

Il Direttorio cercò di aumentare il prestigio della Francia in politica estera e lo fece con un piano militare che prevedeva di colpire l’Austria su due fronti, la Renania e l’Italia. Il giovane generale Napoleone Bonaparte fu alla guida della campagna d’Italia. Egli riportò una serie di vittorie e riuscì in poco tempo ad annettere alla Francia Nizza e la Savoia. Poi proseguì verso la Lombardia ed occupò Milano. Gli italiani lo accolsero come un liberatore.

Le “repubbliche sorelle” e il Trattato di Campoformio

Napoleone aiutò i repubblicani italiani a costituire la Repubblica Cispadana che poi si unì alla Lombardia diventando la Repubblica Cisalpina. Queste repubbliche furono definite “sorelle” perché avevano regimi simili a quello francese.

Più tardi, nel 1797, Napoleone firmò il Trattato di Campoformio con l’Austria e gli italiani iniziarono a dubitare delle sue intenzioni. Secondo il trattato infatti, l’Austria rinunciava al Belgio e alla Renania e cedeva la Lombardia riconoscendo la Repubblica Cisalpina. In cambio però, otteneva da Napoleone il territorio di Venezia che perdeva così la propria libertà. Era chiaro che Napoleone era guidato da un puro interesse strategico, politico ed economico.

Il colpo di Stato di fruttidoro

La Francia era ancora molto instabile: i monarchici stavano avendo sempre più consensi tanto che un loro esponente fu eletto membro del Direttorio. La maggioranza del Direttorio, allora, attuò il colpo di Stato del 18 fruttidoro (4 settembre 1797): i militari occuparono Parigi e un triumvirato assunse il potere.

La spedizione in Egitto

L’unica avversaria della Francia era ormai la Gran Bretagna ma invaderla era impossibile e così la Francia pensò di conquistare l’Egitto e privare il governo nemico di una delle più importanti rotte commerciali del tempo. In questo modo la Francia avrebbe avuto il controllo dei traffici nel Mediterraneo.

La spedizione, guidata da Napoleone, partì il 19 maggio 1798. Dopo alcuni iniziali successi, l’ammiraglio inglese Horario Nelson distrusse la flotta francese il primo agosto. Approfittando della debolezza della Francia, la Gran Bretagna organizzò la seconda coalizione antifrancese a cui aderirono: Austria, Russia, Regno di Napoli, Turchia.

Nel 1799 il Direttorio attaccò il Regno di Napoli e diede vita alla Repubblica Partenopea. In questo modo la Francia controllava gran parte dell’Italia ma non durò molto. L’esercito austro-russo attaccò la Francia e la costrinse non solo al lasciare i territori italiani ma anche la Svizzera e la Renania. Napoleone tornò in patria sconfitto mentre il generale francese Masséna sconfisse gli eserciti russi.

La battaglia delle piramidi

Il colpo di Stato di brumaio

In Italia le repubbliche ebbero vita breve: vennero infatti restaurati i regimi precedenti. Con il colpo di Stato di brumaio (9 novembre 1799) il Direttorio venne sostituito da tre consoli, tra i quali Napoleone era il più potente. Crollarono i principi della rivoluzione ma non ci fu un ritorno all’antico regime.

QUINDI…

  • fase termidoriana della rivoluzione: liberalizzazione dei commerci e scioglimento dei giacobini
  • gioventù dorota: bande armate che davano la caccia ai giacobini durante il Terrore bianco
  • 1794: esercito francese occupa Belgio, Renania e Olanda
  • 1795: Costituzione dell’anno III. Potere esecutivo affidato a un Direttorio di 5 membri
  • 1796: campagna d’Italia affidata a Napoleone: conquista Nizza e la Savoia e giunge in Italia come liberatore
  • 1797: Napoleone appoggia la nascita della Repubblica Cisalpina in Italia ma poi firma il Trattato di Campoformio con l’Austria cedendole il territorio di Venezia
  • colpo di Stato del 18 fruttidoro (4 settembre 1797): un triumvirato assunse il potere
  • con la spedizione in Egitto la Francia vuole controllare il Mediterraneo e fermare le minacce della Gran Bretagna ma Napoleone viene sconfitto da Horatio Nelson e così viene organizzata la seconda coalizione
  • l’esercito austro-russo costrinse la Francia a lasciare i territori italiani
  • colpo di Stato di brumaio (9 novembre 1799) il Direttorio venne sostituito da tre consoli