Oggi nella storia: 29 maggio 1453. Caduta di Costantinopoli

La presa di Costantinopoli il 29 maggio 1453 da parte dell’esercito ottomano segna la fine dell’Impero romano d’Oriente. Ma la città era in declino già dal 1204.

Lo scisma tra la Chiesa romana e quella ortodossa aggravò la situazione dell’Impero d’Occidente che non cercò di fermare l’attacco dei turchi.

Il sultano ottomano Mahmet II approfittò di questi contrasti religiosi e iniziò a preparare l’attacco già dal 1452. Entrambe le parti cercano di ottenere il maggior numero possibile di soldati e alleati. Il papa decise di aiutare i bizantini inviando navi e soldati. Gli ottomani invece innalzarono una muraglia per impedire le vie marittime dei rifornimenti.

L’assedio ebbe inizio nell’aprile 1453. Le cannonate ottomane provocarono subito danni alle mura bizantine mentre venivano aperti tunnel per arrivare in città e rinforzare il blocco. Dapprima i difensori resistettero ma la fatica iniziava a farsi sentire.

Anche i soldati di Mehmet erano allo stremo così il sultano lanciò un ultimatum ai bizantini: la città in cambio della vita dei cittadini. La proposta fu rifiutata e il sultano si preparò per l’attacco finale.

All’alba iniziò l’assalto al quale i bizantini riuscirono a resistere per due ore. Alla fine però ebbero la meglio la superiorità numerica e la forte motivazione degli ottimani. I soldati abbandonarono le postazioni di difesa e la città fu presa.